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Un tuffo nella storia lungo uno dei tratti più spettacolari della Francigena. Da Radicofani ad Acquapendente, tra paesaggi mozzafiato, borghi sospesi nel tempo e memorie antiche, il cammino si immerge nella bellezza della Tuscia viterbese e si fa esperienza spirituale e profondamente autentica.

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Partenza:
Radicofani
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Arrivo:
Acquapendente
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Percorribilità:
a piedi, in mountain bike
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Lunghezza totale:
24 km
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roadbook
Verso il confine con il Lazio tra colline e paesaggi mutevoli
Verso il confine con il Lazio tra colline e paesaggi mutevoli

Dal borgo fortificato di Radicofani prende il via una delle tappe più scenografiche della Via Francigena, lunga circa 24 km e percorribile in circa 7 ore.

Il percorso inizia con una spettacolare discesa di circa 8 km lungo il crinale dell’antica Cassia, tra colline ondulate, ampie vedute sulla Val d’Orcia, il profilo del Monte Amiata davanti e la Rocca di Radicofani alle spalle, sempre più lontana. Si prosegue attraversando la valle del fiume Paglia fino a Ponte a Rigo, dove il cammino lascia la Toscana ed entra nel Lazio nei pressi di Centeno. Qui il paesaggio cambia lentamente, annunciando il nuovo tratto di cammino.

Dopo Ponte Gregoriano, si affronta l’ultima salita verso Acquapendente.
Si consiglia di prestare attenzione al percorso che si snoda su strada statale tra Centeno e Ponte Gregoriano, da intraprendere con prudenza. In alternativa, è consigliata la variante che passa da Proceno, un tratto più lungo ma più sicuro.

Si incontrano ristori a Ponte a Rigo e Centeno, è possibile rifornirsi d'acqua anche a Ponte Gregoriano. 

storia
Proceno, terra di castelli e di tracce antiche
Radicofani in lontananza
Proceno, terra di castelli e di tracce antiche

Adagiato su un’altura vulcanica ai margini nord-occidentali dei Monti Volsini, il borgo di Proceno custodisce da secoli la frontiera tra Lazio e Toscana. Secondo la leggenda, fu fondato dal leggendario re etrusco Porsenna, e nei secoli successivi subì le influenze di diverse civiltà, dagli Etruschi ai Romani, fino al Medioevo, quando divenne un presidio strategico conteso tra nobili casate e poteri ecclesiastici. Il cuore del borgo è la sua imponente Rocca medievale, ancora oggi abitata, che si staglia tra torri, torrioni e antiche mura, offrendo una vista spettacolare che abbraccia il Monte Amiata, Radicofani e la Val di Paglia.

Le strette viuzze acciottolate, le architetture rinascimentali come il raffinato Palazzo Sforza e l’atmosfera sospesa nel tempo rendono Proceno un luogo che invita alla lentezza e al passo meditativo.

spiritualità
La basilica del Santo Sepolcro ad Acquapendente, luogo di fede e leggenda
La basilica del Santo Sepolcro ad Acquapendente, luogo di fede e leggenda

Nel cuore del borgo di Acquapendente si erge la basilica cattedrale del Santo Sepolcro, uno dei luoghi simbolici della Via Francigena, fondata nel X secolo e legata all’ordine benedettino. La sua origine è strettamente connessa alla cripta sotterranea, che custodirebbe, secondo la tradizione, una pietra macchiata del sangue di Cristo, proveniente dal Santo Sepolcro di Gerusalemme. Questo reliquiario ha fatto della basilica una delle più importanti mete devozionali del pellegrinaggio medievale. L’edificio, nato in stile romanico, conserva nel tempo sovrapposizioni gotiche e barocche, creando un insieme architettonico ricco e stratificato.
Ancora oggi, attraversarne la soglia significa compiere un viaggio spirituale e simbolico, in cui fede e memoria si intrecciano sotto le volte di un luogo senza tempo.

verso
Roma
Nella Tuscia tra etruschi, papi e paesaggi senza tempo
Pellegrino lungo la via Francigena
Nella Tuscia tra etruschi, papi e paesaggi senza tempo

Lasciata Acquapendente, il cammino si addentra nel cuore della Tuscia viterbese, regalando a chi cammina un susseguirsi di paesaggi che cambiano tra boschi ombrosi, colline coltivate e viste aperte sul lago di Bolsena. È proprio la città affacciata sul cratere vulcanico ad accogliere una delle prossime soste e a segnare gli ultimi 100 km della Via Francigena, Montefiascone, tra memorie etrusche si svela in tutta la sua suggestività. Da qui, la strada prosegue verso Viterbo, città dei Papi e scrigno di tesori medievali, per poi scendere ancora verso Vetralla, Sutri, con il suo anfiteatro scavato nel tufo, e oltre, fino a toccare le porte della Città Eterna. Tappa dopo tappa, la Via Francigena si fa sempre più esperienza di bellezza, storia e spiritualità, accompagnando il viandante verso Roma e la Città del Vaticano lungo un tracciato che parla alla mente e al cuore. 

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