Lasciato Ponte d'Arbia si arriva a Buonconvento, centro che offriva tre ospedali e la sicurezza di buone fortificazioni. Buonconvento è un centro agricolo cresciuto nel Duecento intorno all'antico castello di Percenna; in seguito, entrò tra i domini di Siena che vi fece costruire, nel XIV secolo, la cinta muraria ancora esistente. Il nome Buonconvento, "Bonus Conventus", significa buona adunanza delle persone che qua si stabilirono richiamate dalla fertilità della terra e dai vantaggi che provenivano dalla sua buona collocazione. A Buonconvento le Crete diventano ampie e solari e allungano lo sguardo verso un orizzonte che tocca il cielo con i profili netti di Montalcino e le spalle larghe dell'Amiata.
L'energia dell'acqua e dell'uomo hanno sempre dato forza a questa zona che segna la confluenza dell'Arbia e dell'Ombrone e, soprattutto, il passaggio dell'antica Via Francigena che attraversa il paese. Buonconvento è storicamente luogo d'incontri (anche scontri) e scambi, e nella sua pianta rettangolare anticamente delimitata da una cinta muraria conserva edifici monumentali a testimonianza di un passato importante. Sulla facciata del palazzo comunale si possono tuttora vedere 25 stemmi degli altrettanti podestà che hanno governato Buonconvento fino al 1270.