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Dalle torri di Monteriggioni a Piazza del Campo a Siena: un tratto della Francigena Toscana ricco di fascino e spiritualità. Tra boschi, castelli, eremi e meraviglie medievali, si cammina nel cuore più autentico della Toscana, dove ogni passo racconta una storia. 

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Partenza:
Monteriggioni
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Arrivo:
Siena
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Percorribilità:
a piedi, in mountain bike
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Lunghezza totale:
20,60 km
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Tra boschi, castelli e storia in cammino nel cuore medievale della Toscana
Tra boschi, castelli e storia in cammino nel cuore medievale della Toscana

Volgendo le spalle a Monteriggioni con le sue torri e la cerchia muraria, si imboccano poi le strade bianche della Montagnola Senese in direzione dell’antico borgo abbandonato di Cerbaia. Il cammino prosegue immerso tra boschi e campagna, intercettando i castelli della Chiocciola e della Villa, le cui torri annunciano la storia del luogo. Si scende poi nella pianura bonificata di Pian del Lago, un tempo paludosa, prosciugata grazie a strutture come il Canale del Granduca tutt'oggi apprezzabile lungo il percorso, per proseguire fino a Via dell’Osteriaccia. Qui è consigliata una deviazione breve che conduce all’Eremo di San Leonardo al Lago, visitabile ogni giorno suonando il campanello dalle 9.30 alle 15.30 tutti i giorni tranne il lunedì.

Si attraversa infine il bosco dei Renai, fino a Porta Camollia, ingresso francigeno a Siena. L’arrivo nel centro storico è una festa per gli occhi: pietra serena, simboli medievali, la maestosa Piazza del Campo, il Duomo e il Santa Maria della Scala raccolgono le testimonianze di una storia secolare.

La tappa è breve ma impegnativa per la scarsità di acqua e ristori: rifornirsi al Punto Sosta La Villa.

spiritualità
Eremo di San Leonardo al Lago, un'oasi di pace tra fede e natura
Eremo di San Leonardo al Lago, Monteriggioni
Photo ©LigaDue
Eremo di San Leonardo al Lago, un'oasi di pace tra fede e natura

Immerso nella quiete dei boschi tra le colline senesi, l’Eremo di San Leonardo al Lago sorge a Santa Colomba, vicinissimo al tracciato della Via Francigena, in un’area un tempo occupata da un lago prosciugato nel XVIII secolo. Le sue origini risalgono a prima del XII secolo e nel 1239 fu affidato agli Agostiniani. Fortificato nel 1366 per proteggere la popolazione locale, fu un importante luogo di spiritualità, frequentato anche dal beato Agostino Novello. L’eremo visse un periodo di splendore con l’ampliamento della chiesa romanica in stile gotico e la realizzazione di affreschi, tra cui un ciclo mariano di Lippo Vanni e una Crocifissione attribuita a Giovanni di Paolo. 

Storia
Siena, punto fondamentale per l'accoglienza lungo il cammino
Siena, punto fondamentale per l'accoglienza lungo il cammino
Siena emerge come fulcro significativo lungo la Via Francigena, dove la sua ricchezza storica, artistica e sociale si intreccia profondamente con la sua funzione di accoglienza e la sua intrinseca magnificenza.
Un'opera conservata nel Museo delle Biccherne dell'Archivio di Stato di Siena illustra l'arrivo di un'ambasceria nel 1498, con cavalieri e fanti che entrano nella città dal tratto nord della Francigena, tra l'Antiporto e il torrazzo di Camollia. Questa scena, attribuita a un pittore vicino a Girolamo di Benvenuto, cattura lo stupore degli ambasciatori di fronte alla bellezza ed eleganza di Siena. L'episodio si colloca nel contesto delle politiche di Pandolfo Petrucci e potrebbe rappresentare l'arrivo dell'ambasciatore veneziano Alvise Sagundino. La presenza di xenodochi e strutture ricettive, come l'ospedaletto di Sant'Antonio e quello del Santo Sepolcro, in quel tratto della Via Francigena, sottolinea l'importanza di Siena come punto di sosta per pellegrini e viandanti. I visitatori odierni possono ancora immedesimarsi nello stupore di coloro che raggiungevano Siena alla fine del Quattrocento.
 
Il patrimonio artistico della città è ulteriormente testimoniato dalla Cattedrale di Siena, eretta nel XII secolo proprio di fronte a uno Spedale che già accoglieva i pellegrini. Il Complesso Museale di Santa Maria della Scala rappresenta il principale ospedale sorto nel tratto senese della Via Francigena. Menzionato già nel 1090 come "xenodochium et hospitalis", la sua missione era accogliere i pellegrini, assistere i poveri e prendersi cura dei bambini abbandonati. Quasi tutti i grandi artisti senesi contribuirono a questo complesso, tra cui spicca la grande corsia del pellegrinaio, edificata nel Trecento e affrescata a metà del Quattrocento. Gli affreschi, realizzati da artisti come Lorenzo Vecchietta, Domenico di Bartolo e Priamo della Quercia su un programma iconografico del rettore Giovanni di Francesco Buzzichelli, celebrano la storia dell'ospedale e le sue molteplici attività di accoglienza, cura e assistenza. Siena, dunque, emerge come una città che non solo meravigliava per magnificenza ma che incarnava anche un profondo senso di carità e ospitalità, pilastri della sua identità lungo l'antica Via Francigena.
storia
Piazza del Campo, il cuore pulsante di Siena
Piazza del Campo, il cuore pulsante di Siena

Simbolo di Siena, Piazza del Campo è una delle piazze medievali più riconoscibili e visitate d’Europa. Con la sua inconfondibile forma a conchiglia, ospita due volte l’anno il celebre Palio, che ne fa un teatro vibrante di tradizione e passione popolare. Vi si affacciano monumenti storici come il Palazzo Pubblico, sede del potere civico, con la Loggia dei Nove e il Museo Civico, che custodisce affreschi straordinari di Ambrogio Lorenzetti e Simone Martini. Sul lato opposto si trova la Fonte Gaia, copia ottocentesca dell’originale di Jacopo della Quercia, alimentata dai Bottini, l'antico sistema idrico sotterraneo. La Torre del Mangia domina la piazza con i suoi 102 metri, offrendo dall’alto una vista mozzafiato su tutta la città. Piazza del Campo incarna la storia, l’arte e l’anima collettiva di Siena. 

storia
La sentinella di Siena: la Torre del Mangia
La sentinella di Siena: la Torre del Mangia

Slanciata verso il cielo a fianco del Palazzo Pubblico, la Torre del Mangia è uno dei simboli assoluti di Siena e delle libertà comunali. Costruita tra il 1338 e il 1348 in laterizio con sommità in travertino, raggiunge i 102 metri con il parafulmine, ed è la terza torre più alta d’Italia. Il suo nome deriva dal primo campanaro, soprannominato “Mangia” per la sua fama di spendaccione. La cella campanaria, realizzata da Agostino di Giovanni su disegno di Lippo Memmi, ospita dal 1666 il “Campanone”, dedicato alla Madonna Assunta. Chi sale i suoi oltre 300 gradini viene ricompensato da una vista straordinaria su Siena e le colline. L’accesso avviene dal Cortile del Podestà, accanto al Museo Civico. 

arte
Museo Civico di Siena, un viaggio nell'arte senese
Museo Civico di Siena, un viaggio nell'arte senese

All’interno del gotico Palazzo Pubblico, il Museo Civico di Siena custodisce un tesoro di arte e memoria cittadina, racconta la storia e l’identità della città attraverso straordinarie opere d’arte. Nella Sala del Mappamondo si ammirano capolavori di Simone Martini, tra cui la Maestà e Guidoriccio da Fogliano. La celebre Sala dei Nove ospita il ciclo di Ambrogio Lorenzetti sul Buono e Cattivo Governo, potente allegoria politica. La Sala di Balia conserva affreschi di Spinello Aretino dedicati a papa Alessandro III, mentre l’Anticappella espone gli Uomini Famosi di Taddeo di Bartolo. Nella Sala del Concistoro spicca il ciclo manierista delle Virtù pubbliche di Beccafumi. La visita si conclude nella panoramica Loggia dei Nove, affacciata sull’Orto de’ Pecci. 

spiritualità
Il Duomo di Siena, capolavoro gotico
Il Duomo di Siena, capolavoro gotico

Il Duomo di Siena, con la sua facciata in marmo bianco, nero e rosso, è un capolavoro romanico-gotico che lascia senza fiato. Dedicato a Santa Maria Assunta, fu consacrato nel 1179 e venne ampliato nei secoli successivi, ma l’ambizioso progetto di ingrandimento fu interrotto dalla peste del 1348. La facciata, realizzata anche da Giovanni Pisano, unisce marmi bianchi, rossi e verdi in uno stile raffinato e simbolico. All’interno, dominano i colori bianco e nero, simbolo di Siena, e si trovano capolavori come il pulpito di Nicola Pisano, statue giovanili di Michelangelo, la Libreria Piccolomini affrescata dal Pinturicchio, opere di Donatello, Beccafumi e Duccio di Buoninsegna. Il pavimento marmoreo, composto da 56 riquadri figurati, è una delle opere più straordinarie dell’arte italiana. Da non perdere anche la “Porta del Cielo”, percorso panoramico tra i tetti del Duomo, e la cripta affrescata riemersa nel 1999.

arte
Santa Maria della Scala, da ospedale a polo culturale
Santa Maria della Scala, da ospedale a polo culturale

Un tempo uno dei più antichi ospedali d’Europa, Santa Maria della Scala è oggi un complesso museale che racconta secoli di cura, accoglienza e arte. Fondato per accogliere pellegrini lungo la Via Francigena, offriva cure, ospitalità e sostegno ai più fragili. La visita inizia nella Sala del Pellegrinaio, con affreschi del Quattrocento che illustrano la vita quotidiana dell’ospedale. Il percorso prosegue attraverso cappelle, sagrestie e la Corticella, cuore del complesso, dove si trovano le statue originali di Fonte Gaia e il Tesoro di Santa Maria. Nei livelli inferiori, i cunicoli ospitano il Museo Archeologico e la storia di Siena dalle origini al Medioevo. 

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