L'area archeologica di Aiano-Torraccia di Chiusi è nota fin dall'inizio del secolo XX per aver restituito materiali di periodo romano inquadrabili tra la fine del I e l'inizio del II secolo d.C. Successive indagini, compiute nell'ultimo trentennio dello stesso secolo, hanno portato all'individuazione di una struttura romana, che le ricerche condotte dal 2005 da una équipe italo-belga dell'Université Catholique de Louvain hanno definito in modo preciso: si tratta di una villa della ricca aristocrazia romana in uso tra il IV ed il VI secolo d.C., con successivi reimpieghi e rifunzionalizzazioni fino alla seconda metà del VII secolo d.C. L'importanza della struttura, oltre che per l'attestazione di una forte e prestigiosa presenza romana in età tardo-antica, sta soprattutto nella posizione lungo il corso del torrente Foci, in un'area già da tempo indicata come possibile localizzazione della XVIII submansio incontrata da Sigerico nel suo viaggio da Roma a Canterbury (Sce Martin in Fosse).
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