La cappella della Madonna del Voto di Siena, che si apre all'inizio del transetto destro della Cattedrale, è il più importante santuario mariano della città. Custodisce l'effigie di Maria Santissima delle Grazie Advocata Senensium, opera del pittore Dietisalvi di Speme, detta "Madonna del Voto". Da secoli, infatti, i senesi si rivolgono a lei nei momenti di difficoltà, personale o collettiva, come testimoniano i tantissimi ex voto appesi alle pareti della cappella, donati alla Vergine dai fedeli in segno di ringraziamento. Secondo la tradizione, di fronte a questo dipinto il popolo avrebbe fatto voto di consacrarsi a Maria prima della battaglia di Montaperti (1260), in cui i senesi ebbero la meglio sulle superiori truppe fiorentine, portando la città al suo massimo apice. In realtà, il voto fu pronunciato davanti ad un'altra tavola, raffigurante la Vergine in trono col Bambino, nota come "Madonna dagli Occhi Grossi", uno dei più antichi dipinti di scuola senese, realizzato nel secondo quarto del XIII secolo dal Maestro di Tressa e attualmente conservato presso il Museo dell’Opera del Duomo. La Madonna del Voto fu invece commissionata a Dietisalvi di Speme proprio in seguito alla vittoria riportata dai senesi a Montaperti e viene datata generalmente intorno al 1270. Originariamente posta su un altare della navata destra del Duomo, l'immagine divenne ben presto oggetto di grande venerazione, tanto che intorno alla metà del Quattrocento, su iniziativa del Comune e con finanziamento pubblico, si decise di costruire una cappella, denominata Cappella delle Grazie, per dare alla tavola una collocazione più consona. Nella seconda metà del Seicento, quell’ambiente venne smantellato e il Pontefice senese Alessandro VII, al secolo Fabio Chigi, decise da far realizzare l'attuale cappella, affidando i lavori al grande artista barocco Gian Lorenzo Bernini. Il desiderio di voler assicurare all'immagine della Madonna un contesto sempre più nobile, è un segno tangibile della profonda e costante devozione dei senesi nei confronti della Vergine. Il Bernini progettò un sontuoso vano a pianta circolare, caratterizzato da una grande profusione di marmi. Il fulcro è costituito dall’altare: al centro si trova la Madonna del Voto, sostenuta da angeli in bronzo dorato che si stagliano su uno sfondo blu di lapislazzuli, colore che manifesta la divinità.
Fonte: viaesiena.it