Durante la festa del santo patrono della città, il 31 gennaio si svolgono celebrazioni solenni nella Basilica di Santa Maria Assunta con la partecipazione dell'autorità comunale. Nelle piazze del Duomo e della Cisterna si svolge la fiera in onore del santo. Dopo oltre sedici secoli, ancora oggi San Gimignano, come Pontremoli, ricorda solennemente il primo evangelizzatore della zona, san Geminiano: grazie allo spirito missionario che lo spinse a valicare l'Appennino tosco-emiliano ha meritato nei secoli di essere eletto quale celeste patrono della città. Studi recenti collocano il suo episcopato a Modena tra il 342-44 e il 396 ca., dove successe al vescovo Antonio per unanime designazione da parte dei suoi concittadini. In preda a timore fuggì per sottrarsi al gravissimo compito, ma ben presto fu raggiunto e dovette piegarsi al volere divino. Il suo governo fu particolarmente fecondo: l'intera città si convertì al cristianesimo ed i templi pagani vennero consacrati al nuovo culto, conformemente al clima del IV secolo che vide l'imperatore Teodosio I proclamare il cristianesimo religione ufficiale e bandire il paganesimo. Geminiano fu uomo di preghiera e di grande pietà, ricordato inoltre per il suo potere sui demoni. La tradizione vuole perciò che la sua fama fosse giunta sino alla corte di Costantinopoli, ove si recò per ridonare la salute alla figlia dell'imperatore Gioviano. Con ogni probabilità il santo vescovo modenese è proprio quel Geminiano che nel 390 presenziò al concilio dei vescovi dell'Italia settentrionale, presieduto da sant'Ambrogio onde condannare l'eretico Gioviniano. Nella lettera sinodale del grande pastore milanese al papa Siricio tra le sottoscrizioni dei vescovi si legge infatti: ex jussu Domini Episcopi Geminiani, ipso praesente, Aper presbiter subscripsi. La ricognizione delle sue reliquie, risalente al 1955, ha permesso di constatare che il sarcofago, che tutt'oggi le contiene, è indubbiamente quello in cui originariamente venne deposto il corpo del santo dopo la sua nascita al Cielo. La devozione non è solo diffusa a San Gimignano ma, soprattutto, nel modenese, a Pontremoli e a Venezia dove sorgeva una chiesa, rifatta dal Sansovino e successivamente abbattuta. A San Gimignano la festa del patrono della città si celebra il 31 gennaio, giorno anniversario della depositio, con bancarelle in piazza e Santa Messa in Duomo.
Fonte: AA.VV. Enciclopedia dei Santi, Bibliotheca Sanctorum, Città Nuova Editrice, Roma, 2013