La costruzione della cappella dall’Operaio del Duomo Alberto Aringhieri fu iniziata nel 1482 per custodire la più insigne reliquia della Cattedrale, donata nel 1464 da Papa Pio II Piccolomini all'interno di un bellissimo reliquiario in argento: il braccio destro di San Giovanni Battista, dal quale Gesù ricevette il battesimo nelle acque del fiume Giordano. Gli arredi e la decorazione dell’ambiente ruotano pertanto attorno alla figura di Giovanni, ultimo Profeta e Precursore di Cristo, in quanto mandato da Dio a preparare gli Ebrei alla venuta del Messia. La cappella è dominata dalla grande statua in bronzo raffigurante San Giovanni Battista, capolavoro della tarda attività di Donatello, che la realizzò a Firenze entro il 1457; sulle pareti si snoda, invece, la Biografia di san Giovanni Battista, dipinta dal Pinturicchio tra il 1504 e il 1506. L'insigne reliquia era appartenuta a Tommaso Paleologo, despota di Morea e fratello carnale dell'Imperatore d'Oriente. L'esposizione del Braccio di san Giovanni avviene circa cinque giorni prima della festa, che ricorre il 24 giugno. In quest'occasione la reliquia viene traslata dalla stanzetta che si trova dietro la Cappella di San Giovanni all'altare maggiore. La reliquia è conservata in una teca la cui apertura è possibile solo attraverso l'inserimento di 3 chiavi: la prima chiave è posseduta dal Comune di Siena, la seconda dalla Sagrestia del Duomo e la terza dall'Opera del Duomo.
Fonti: comune.siena.it; viaesiena.it